venerdì 13 gennaio 2023

PESTE AMERICANA - MALATTIE DELLA COVATA

 

La peste americana è causata da un agente patogeno conosciuto con il nome di Paenibacillus larvae, in tutti gli stati membri dell’Unione Europea la PA è una malattia soggetta a denuncia. E’ una malattia della covata che colpisce solo le larve più giovani, mentre le api adulte sono immuni. Una volta che anche una sola larva è infettata, l’infezione si estende rapidamente all’intera covata della colonia. La colonia non è in grado di allevare una quantità sufficiente di giovani operaie e ciò porta ad un indebolimento e da ultimo alla morte della stessa.

I sintomi di questa patologia si manifestano con la presenza di opercoli scuri e depressi (opercoli concavi), perforati nella loro parte centrale opercoli di aspetto umido (untuosi, bagnati), larve filanti (di colore brunastro) se toccate con un fiammifero lasciano inserito sullo stesso una sostanza gelatinosa filante, dopo questa iniziale fase della malattia la larva si secca e forma una scaglia dura attaccata alla parete della cella.

La covata sul favo assume un aspetto irregolare dando origine a una covata a macchia e/o a mosaico, da imputare al comportamento igienico delle api nutrici che rimuovono le larve infette. La famiglia emana un intenso odore sgradevole simile a quello della colla da falegname dovuto alla presenza di larve morte essa, inoltre, apparirà molto debole.

Le giovani larve si infettano ingerendo le spore di P. larvae, una volta giunte nell’intestino esse andranno incontro a germinazione iniziando a proliferare una volta raggiunto l’intestino medio per poi attraversare la parete epiteliale dello stesso diffondendo così l’infezione a livello sistemico e portando a morte la larva. 

Se non vengono rimossi attraverso il comportamento igienico delle api nutrici, i tessuti delle larve infette vanno incontro a distruzione nelle celle di covata opercolata. Successivamente i resti della larva si seccano dando origine a scaglie nere e dure, che aderiscono alle pareti della cella non riuscendo più ad esser rimossi dalle api operaie. Tali scaglie contengono, ciascuna, fino a 2,5 milioni di spore altamente infettanti in grado di diffondere la malattia alle altre larve.

Le spore di P. larvae sono molto resistenti alla disinfezione vengono distrutte con temperature di 140° se non eliminate possono sopravvivere quiescenti per un periodo  di oltre 30 anni.

Purtroppo attualmente non esistono terapie praticabili e le famiglie infettate vanno soppresse e tutto ciò che appartiene a quell’alveare va bruciato per impedire il contagio di altre colonie presenti in apiario.


 

 


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