Avere a portata di mano una bella e buona quantità di concime in maniera del tutto gratuita è possibile per chi installa una compostiera nel proprio giardino. Saperla gestire non è poi così complicato basta seguire alcune semplici ma fondamentali regole. Ecco alcuni utili consigli per riuscire bene ricordandovi un elenco dei rifiuti che possiamo compostare piuttosto che no. Una delle operazioni che il giardino richiede per essere in buona salute, è proprio la concimazione. Generalmente per compiere questa operazione si è soliti rivolgersi ai Garden Center dove si possono acquistare prodotti a prezzi non sempre interessanti e di qualità magari poco pregiate. Chi ha spazio nel proprio giardino e non ha una grande fretta di avere a disposizione dell'ottimo compost può dotarsi di una bella compostiera e iniziare gradualmente a riempirla, essa ci aiuterà, inoltre, a produrre meno rifiuti consentendoci di recuperare il materiale di scarto e di trasformarlo in fertilizzante naturale. La compostiera è costituita da un contenitore, generalmente costruito in plastica riciclata, provvisto di un’apertura in alto attraverso la quale vengono introdotti i nostri scarti del giardino e alimentari. Un'apertura più piccola situata in basso servirà per l’estrazione del compost maturo, il quale sarà pronto dopo circa 6 mesi/un anno dopo aver dato il via alla nostra attività di compostatori. La compostiera non sarà mai completamente piena poiché mano a mano che aggiungiamo del materiale parte di quello introdotto in precedenza sarà stato degradato e quindi si sarà ridotto di volume. Un coperchio la chiude superiormente per evitare che la pioggia bagni il cumulo, o che il sole lo prosciughi. Sui lati sono presenti della fessure che devono consentire l’ossigenazione che permette la degradazione aerobica degli scarti.
La trasformazione dei rifiuti in humus avviene in presenza di umidità, grazie ai batteri aerobi, che hanno bisogno di ossigeno per svolgere il loro lavoro. Il cumulo dei rifiuti deve essere umido ma non bagnato e sufficientemente poroso da poter consentire il passaggio di ossigeno in tutta la massa di scarti in via di degradazione. In queste condizioni l’azione dei batteri produce calore. Per un buon compostaggio il cumulo deve sviluppare al suo centro una temperatura di 30-50 °C. Questo avviene quando il materiale è in quantità sufficiente, cioè la compostiera è piena almeno a metà. Se il cumulo rimane freddo e sviluppa cattivi odori, occorre rivoltare il materiale per arieggiarlo. Il calore del cumulo resta sensibile per un mese circa, poi si riduce molto attestandosi sui 20 °C; da quel momento il compost impiega da 6 a 12 mesi per maturare.
Ecco alcuni consigli per avere una compostiera sempre in perfetta efficienza: scegliere un posto ombreggiato, magari sotto un albero, ed evitate le zone fangose o soggette al crearsi di ristagni d’acqua; la mancanza di ossigeno causa la morte dei batteri aerobi e lo sviluppo di quelli anaerobici che provocano fenomeni putrefattivi causando la comparsa di fastidiosi e sgradevoli odori, per questo motivo è bene non accumulare mai il materiale pressandolo, se necessario, rivoltare il cumulo per arieggiarlo; tenere sempre chiusa la compostiera per evitare che le piogge inzuppino il cumulo e se necessario in caso di prolungata siccità innaffiarlo gradualmente; tritare i materiali duri e legnosi in piccoli pezzi per facilitarne la loro decomposizione; miscelare a strati alterni materiali verdi con materiali secchi così da generare un giusto equilibrio fra carbonio e azoto; tritare gli scarti di cucina metterli al centro del cumulo e coprirli con uno strato di terra; per accelerare il compostaggio aggiungere saltuariamente concime di stalla, terriccio e lombrichi.
Nella compostiera possiamo mettere scarti di cucina: bucce di frutti e/io patate, verdura cruda e cotta, gusci di uova, fondi di caffè e di tè compresa la bustina del filtro, pane raffermo, biscotti scaduti, agrumi e buccia di agrumi ben tritate, fazzoletti di carta e carta non stampata, gusci di frutta secca, foglie di piante, aghi di pino, pigne, erbacce, resti di piante, deiezioni di galline e/o conigli, fiori e piante d'appartamento, cenere del camino e/o stufa, carton e non stampato, cortecce e rametti di potatura preventivamente tritati, segature provenienti da legni senza residui di colla. Ora che avete aggiunto tutti i vostri scarti aggiungete anche una buona dose di pazienza e aspettate la maturazione del compost così che alla fine potrete aggiungere un ottimo fertilizzante al terreno del vostro giardino con la soddisfazione di non aver speso nulla avendo, fra l'altro, risparmiato di produrre una grossa mole di rifiuti da mandare in discarica.
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