Il 7 dicembre si festeggia Sant’Ambrogio, patrono di Milano, ma anche patrono delle Api e degli Apicoltori. Il motivo di questo legame fra il santo e gli infaticabili insetti produttori di miele è legato a questa leggenda che risale a quando il santo era un piccolo bimbo ancora in fasce.
Si narra, infatti, che mentre dormiva sdraiato nella sua culla uno sciame di api si posò su di lui, gli insetti entrarono nella sua bocca ed iniziarono a versare del miele quasi come se volessero nutrirlo.
Una volta svegliatosi, il piccolo Ambrogio, anziché spaventarsi sorrise poiché questo andirivieni di api lo solleticava. Si narra che questi preziosi insetti deposero il loro pregiato nettare nella sua bocca poiché consapevoli che da grande sarebbe diventato una persona saggia e caritatevole dalla cui bocca sarebbero uscite parole capaci di lenire le sofferenze della gente.
Si narra, infatti, che mentre dormiva sdraiato nella sua culla uno sciame di api si posò su di lui, gli insetti entrarono nella sua bocca ed iniziarono a versare del miele quasi come se volessero nutrirlo.
Una volta svegliatosi, il piccolo Ambrogio, anziché spaventarsi sorrise poiché questo andirivieni di api lo solleticava. Si narra che questi preziosi insetti deposero il loro pregiato nettare nella sua bocca poiché consapevoli che da grande sarebbe diventato una persona saggia e caritatevole dalla cui bocca sarebbero uscite parole capaci di lenire le sofferenze della gente.
Il legame con il miele, da sempre considerato un rimedio naturale per molte malattie e problemi, è chiaramente doppio.
Da un lato l’effetto curativo delle parole che escono dalla bocca di Sant’Ambrogio e dall’altro la dolcezza del suo eloquio, legato appunto al miele versato in bocca dalle api.
Da un lato l’effetto curativo delle parole che escono dalla bocca di Sant’Ambrogio e dall’altro la dolcezza del suo eloquio, legato appunto al miele versato in bocca dalle api.
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