Dal mese di novembre in poi, finché le temperature resteranno basse, non si potrà più somministrare, come alimentazione di sostegno, alle nostre api lo sciroppo dovendo perciò ricorrere all'utilizzo del candito. Il mio consiglio è quello di utilizzare preferibilmente del candito addizionato con polifenoli e vitamine mentre poco gradito alle api (è una mia esperienza personale) sembra essere il candito con aggiunta di proteine. Per non disturbare le api durante il loro riposo invernale e per poter monitorare con esattezza le provviste di candito residue conviene riempire una vaschetta in PET (quelle comunemente utilizzate come contenitori alimentari per frutta e verdura) e posizionarla all'interno del coprifavo lasciando il foro aperto così che le api abbiano facile accesso al contenitore. In questo modo, una volta verificato il consumo del panetto di candito, sarà semplice sostituirlo, basta infatti rimuovere la vaschetta vuota e al suo posto metterne una nuova appena riempita. In alcuni casi si potrà osservare che le api non mangiano il candito, non preoccupiamoci più di tanto diventerà un'ottima scorta alla comparsa dei primi tepori rivelandosi un ottimo jolly al momento della risveglio della famiglia e della ripresa della deposizione da parte della regina.
Nella foto qui a fianco si può osservare la semplicità con la quale è possibile sostituire il candito, basta rimuovere la vaschetta vuota e adagiare quella piena al posto della stessa, le api gradiranno molto. Questa tecnica è molto utile poiché consente di poter sapere quando le scorte del candito sono esaurite e ne consente la sua sostituzione senza la necessità di dover rimuovere il coprifavo aprendo il nido e raffrenandolo in una stagione in cui è bene evitare sia di disturbare le api sia di raffreddare il nido!
Una volta adagiata la vaschetta contenente il candito è bene ricoprirla con del tessuto non tessuto (vedi nella foto accanto panno di colore verde) che contribuisce a limitare dispersioni di calore mantenendo un buon tepore indispensabile per mantenere morbido il candito e facilitarne il suo consumo da parte delle api. Quindi ritagliare un cartone dello spessore di almeno due centimetri che contorni la vaschetta contenente il candito e vada a ricoprire la restante parte di coprifavo per coibentare e impedire le dispersioni di calore così da contribuire a salvaguardare il mantenimento di un buon microclima all'interno del nido risparmiando fatica, consumo di energia e maggior consumo di cibo alle nostre api!
Posizionato lo spessore coibentante fatto di cartone giustamente ritagliato si può adagiare sulla superfice interna del coprifavo un'ulteriore strato di materiale isolante tipo gomma piuma, fogli di giornale, tessuto non tessuto dello spessore di almeno 1 cm. Quindi si sigilla il tutto con uno strato di polietilene e/o polistirolo per garantire la miglior coibentazione possibile mantenendo api e candito al calduccio.
Nella foto a fianco la chiusura completata dell'interno del coprifavo con un ulteriore strato di polistirolo dello spessore di 2,5 cm per un più che sufficiente coibentazione della parte superiore del nido.
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