Ormai da diversi anni l’ape, così
come altre differenti specie animali, è riuscita perfettamente ad adattarsi a
vivere in due ambienti distinti e diversi fra loro: nel verde dei campi e tra
il cemento delle città. Questa situazione fa sì che ad oggi siano sempre di più
le persone che si dedicano all’apicoltura all’interno dei confini dei quartieri
della propria città.
Le api hanno così imparato ad impossessarsi degli
spazi verdi urbani (giardini pubblici e privati e grandi parchi cittadini), mentre
i tetti, i terrazzi dei palazzi e le grandi aree dismesse sono diventati la
sede di innumerevoli piccoli apiari.
Paradossalmente il contesto urbano con le sue molteplici fioriture presenti nei giardini, nei balconi, nei grandi parchi e nelle bordure delle aiuole lungo lo scorrere dei numerosi viali alberati, offre alle api una biodiversità, attualmente, difficilmente reperibile nelle campagne, mentre l’assenza di pesticidi e diserbanti rende il loro pascolo decisamente più salubre e salutare (la mortalità dovuta a cause da intossicazione da fitofarmaci nelle api di campagna è pari circa al 40% contro il 3% di quelle di città).
La presenza di questa grande
diversità di nettari fa sì che le regine siano più forti e più feconde, capaci
di far sviluppare colonie decisamente più robuste e più sane. Infine, le
temperature meno rigide rispetto alla campagna e il prolungarsi delle
fioriture, legato ad una più ampia biodiversità, lasciano alle api maggior
tempo per bottinare e per stoccare riserve di miele nei loro alveari.
Di questo inaspettato adattamento urbano sono delle vere e proprie testimonial le api dei miei tre alveari situati nel centro di Sesto San Giovanni città che nel dopoguerra, grazie ad un enorme sviluppo industriale, ha contribuito in maniera sostanziale a sostenere la ripresa e il boom economico della fine degli anni cinquanta e inizio anni sessanta. Oggi a Sesto grandi fabbriche non ce ne sono più ma rimangono, purtroppo, i segni della insostenibile antropizzazione frutto di politiche scellerate e poco lungimiranti dei tempi passati. Fortunatamente molte delle aree dismesse, in precedenza occupate dalle grandi industrie, sono state destinate a verde urbano tanto che ora Sesto San Giovanni (assieme ad altri comuni limitrofi) può vantarsi di essere una delle città che ha dato i natali, oltre ad altri grandi parchi, al Parco Nord considerato la zona verde urbana fra le più grande d’Europa.
Proseguendo su questa politica di
risanamento ambientale il comune di Sesto si è fatto, inoltre, promotore di una
singolare e importante iniziativa favorendo il progetto: “Apicoltura nei parchi
cittadini” grazie al quale ha dato, ad appassionati apicoltori, la possibilità
di poter collocare degli alveari nel Parco rurale di Cascina Gatti e nel Parco Media
Valle del Lambro. Questo importante progetto si completerà in settembre con la
creazione di “Apistrada” un percorso nel verde lungo il quale innumerevoli
arbusti, con rilevante fioritura mellifera, la faranno da padroni. Codesto
nobile programma si propone l’obiettivo di promuovere la biodiversità,
l’educazione ambientale e il miglioramento della qualità dell'habitat urbano.
A uno dei
corsi d’apicoltura che ho tenuto qualche anno fa, proprio al Parco Nord, ho
conosciuto Gianpiero, che dimostrò da subito grande interesse e passione per
quest’affascinante disciplina, tanto che dalla teoria passò ben presto alla
pratica procurandosi le prime famiglie d’api da allevare. Gianpiero e l’amica
Cristina, che nel 2011 frequentò il corso di apicoltura presso la Scuola di Agraria
del Parco di Monza, hanno ottenuto l’assegnazione di un’area di circa 50 mq
all’interno del Parco di Cascina Gatti dove hanno potuto collocare la loro
bellissima postazione. Cristina e Gianpiero utilizzano arnie top bar che
costruiscono personalmente
in quanto, sostiene Gianpiero, “facilitano la gestione poiché non richiedono
spazio per immagazzinare i melari e i telai, mentre il procedimento di
smielatura è semplificato perché non richiede l’utilizzo di una centrifuga e di
un banco disopercolatore.” “Questo modello d’arnia”, prosegue Cristina, “è
particolarmente rispettoso del benessere dell’ape siccome consente alle
famiglie di costruire i favi nel modo a loro più congeniale, rispettando gli
spazi e i dettami necessari per creare un ottimo confort all’interno del
proprio nido. Questa scelta di utilizzare arnie top bar per l’allevamento delle
nostre api”, concludono i due, “ci è permessa grazie al fatto che pratichiamo
l’apicoltura per hobby e anteponiamo alla produzione di miele il benessere
delle api e la tutela dell’ambiente cercando di preservare le api e salvaguardare
la biodiversità.”
Perdiamo un po' di tempo e soffermiamoci a osservare l’andirivieni
delle nostre api guardando la porticina di volo; il loro comportamento parla e
se ci saremo comportati bene esse saranno più che felici di comunicarci il loro
perfetto stato di benessere. Se non lo abbiamo ancora fatto ricordiamoci di
stivare i melari nel magazzino dopo averli protetti dalla tarma della cera e di
ripulire tutte le attrezzature per la smielatura che impiegheremo, si spera per
un grande lavoro, nella prossima stagione. Settembre è anche il mese per
cominciare a tirare i remi in barca e fare una prima valutazione sull’andamento
della stagione appena passata, cercare di capire gli errori fatti per non
ripeterli e annotare ciò che di buono abbiamo compiuto per utilizzarlo come punto
di partenza, per migliorare la nostra attività, nella stagione a venire.
Compilare un diario con lo storico delle tante stagioni che abbiamo sulle
spalle ci permetterà, rileggendolo, di evitare di ripetere tutti quegli
atteggiamenti sbagliati che hanno compromesso in parte o del tutto la nostra
attività negli anni trascorsi. La storia si sa, è un’ottima maestra di vita,
purtroppo però molto spesso non ha alunni!
Vi saluto con affetto, mentre sto camminando idealmente
su questa splendida, colorata e fiorita “Apistrada” che spero conduca in quel
posto ricco di apicoltori che hanno scelto di anteporre il benessere e la
salute dell’ape al solo e semplice profitto!
Un apicoltore in vespa acquista la tua copia
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