A gennaio approfittiamo del tempo libero che abbiamo per preparare un ottimo e salutare candito da somministrare alle nostre famiglie passata la metà del mese, quando le riserve alimentari stoccate all'interno del nido iniziano a diminuire. Questa aggiunta di candito, oltre a funzionare da "salvagente", nel caso in cui le riserve all'interno del nido dovessero scarseggiare, consentirà di garantire alle nostre laboriose operaie una buona e forte ripresa primaverile. A tal proposito vorrei suggerirvi una semplice ricetta che vi permetterà di preparare un buon candito con un costo relativamente contenuto (70/80 centesimi al chilo). Versate in un’impastatrice 250 gr di miele (rigorosamente di vostra produzione), aggiungete 750 gr di zucchero a velo (che preparerete passando dello zucchero normale nel frullatore alla massima velocità di centrifuga), quindi unite al composto un bicchierino da amaro ricolmo di succo di limone, quest’ultimo servirà ad attivare le invertasi che trasformano il saccarosio (disaccaride molecola composta da due monosaccaridi) dello zucchero a velo in due zuccheri semplici (monosaccaridi) glucosio e fruttosio, meglio digeribili per le nostre api. Giunti a questo punto inserite nell’impasto un altro bicchierino d’amaro riempito con un integratore in polvere multivitaminico e con sali minerali, (di quelli per uso apistico che si trovano in commercio), quindi iniziate a impastare aggiungendo al composto una piccola quantità d’integratore liquido a base di aminoacidi (tipo BeeStrong) e 2/3 gocce di olio essenziale di lavanda estratto in purezza a corrente di vapore. L’olio di lavanda contiene linalolo, un alcol con forte azione sia battericida sia antivirale, e acetato di linalile, un estere con importante azione fungicida. L’aggiunta di quest’olio essenziale oltre a conferire un gradevole profumo al candito ne garantisce una migliore conservabilità contribuendo altresì, una volta somministrato alle api, a mantenere sterilità all’interno dell’alveare. Fatte tutte le dovute aggiunte continuate a impastare fino a che il vostro candito non si sia ben amalgamato assumendo un aspetto compatto ma discretamente elastico. A questo punto potrete versarlo in una vaschetta in PET per uso alimentare, sigillare il tutto con pellicola trasparente, tipo Domopak, e conservarlo, al fresco, fino al momento del suo utilizzo.
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