Fu proprio a una di queste due serate che incontrai Giancarlo Costenaro presidente dell’Associazione Produttori Apistici delle Province di Como e Lecco (APACL) che, a sua volta, sempre seguendo quel vorticoso turbinio che ti porta a vedere nuovi posti e a incontrare nuove persone, mi invitò a Como presso la sede dell’associazione che presiede per farmi conoscere i numerosi progetti da essa elaborati ma in modo particolare per presentarmi l’iniziativa volta a valorizzare i fantastici mieli di questo territorio attraverso la creazione di un marchio di garanzia: il “ Marchio del Miele Lariano” che certifica l’originalità e la provenienza dei mieli da esso contrassegnati tutelando, al contempo, sia la qualità del prodotto sia il consumatore finale che sceglie di acquistarlo. Il miele lariano, infatti, prodotto all’interno del territorio delle province di Como e Lecco presenta caratteristiche chimico-fisiche, organolettiche e melisso-palinologiche di fatto distintive essendo il risultato della bottinatura delle api all’interno di un ambiente situato nella fascia prealpina, luogo caratterizzato da inverni piuttosto rigidi ma che, grazie alla presenza mitigatrice dei laghi, permette lo sviluppo, nelle zone in prossimità di questi grandi specchi d’acqua, di una flora dai tratti quasi mediterranei, insolita per gli ambienti prealpini ed alpini. Questa situazione favorisce una estrema differenziazione delle specie botaniche vegetanti sul territorio, cosa che garantisce alle api un pascolo vario, con fioriture scalari che si susseguono nell’intero arco della stagione vegetativa durante tutto il periodo del raccolto. Le api grazie a queste favorevoli condizioni elaborano così un miele prezioso, unico e inimitabile che rispecchia a pieno i sentori e le essenze peculiari di una pregiata biodiversità.
Così, per far fronte a quel prezioso invito, all’imbrunire
di un tardo pomeriggio di metà febbraio io e Stefania, moglie per scelta e
segretaria per necessità, ci infilammo nella nostra turbo panda a metano e
partimmo in direzione Como con l’entusiasmo di chi va a incontrare e conoscere
gente e l’eccitazione di chi sta per immergersi nei profumi e nelle suggestioni
di un affascinante paesaggio Lariano che si preannuncia già a chilometri di
distanza tanto che, parafrasando una famosa canzone di Ivano Fossati, potrei
dire che fin da Alzate si sente il lago, fin da Lipomo si vede il lago, dietro
una curva: improvvisamente il lago!
Giunti finalmente in piazza Camerlata, sede dell’associazione, già pigiando il tasto del citofono sentimmo crescere in noi quella magnetica empatia di cui sopra. Raggiungemmo la sede e ad aspettarci cerano alcuni dei soci che ci riservarono una calda e gioviale accoglienza. Dopo le presentazioni di rito iniziammo a conversare come se ci fossimo salutati la sera precedente e si parlò ovviamente di api: chi la preferisce “mora”, chi “bionda” chi, come me, ha una passione per la sottospecie carnica…, si discusse, inoltre, di trattamenti: chi fa il blocco con l’ossalico, chi non utilizza l’amitraz, chi fa il blocco invernale e chi invece, come Andrea Ortelli, giovane socio con grande esperienza, d’inverno preferisce fare il sublimato. “Non sono mica matto” esclamò Marco Bianchi, memoria storica del gruppo, “io non voglio mica rovinarmi la salute e i polmoni” e così fra una boutade e l’altra si giunse finalmente al momento di calare l’asso ed ecco che allora l’espressione dei soci si fa seria e appassionata, vogliono presentarci la loro preziosa “creazione”: il Marchio del Miele Lariano.
A
ulteriore tutela del marchio, quale garanzia della specificità del prodotto a
esso associato, ogni singola partita di miele dovrà essere sottoposta alle
analisi per verificare la corretta rispondenza al dichiarato in etichetta.
La
serata trascorse piacevolmente e dopo i commiati io e Stefania ci avviammo sul
cammino del ritorno cercando di percorrere la giusta strada proprio come hanno
fatto gli amici di APACL che con la creazione del Marchio del Miele Lariano
hanno imboccato la strada maestra che consente loro di arrivare a certificare e
valorizzare un prodotto prezioso, unico e di grande qualità, a garantire il
lavoro di apicoltori responsabili e irreprensibili e a educare i consumatori, i
quali acquistando un miele che si fregia di tale marchio acquisiranno la
consapevolezza che un miele italiano, un
miele di prossimità, un miele prodotto nel territorio che si abita e garantito
da un marchio serio, regala sia emozioni gustative che non hanno eguali sia
piaceri che valgono decisamente il prezzo pagato per l’acquisto del prezioso
nettare dorato!





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