mercoledì 11 dicembre 2024

CORRETTA VALUTAZIONE DELLE SCORTE ALIMENTARI

 

Saper valutare con correttezza le riserve alimentari presenti all'interno dell'alveare è una pratica fondamentale che ci consente di decidere con grande precisione se e quando intervenire con l’alimentazione di soccorso, sia in inverno sia in altri periodi della stagione quando l’attività di bottinatura è impedita dal maltempo, dalla scarsità di presenza nel territorio di fioriture nettarifere o dalla scarsa secrezione di nettare da parte dei fiori, condizione legata a un periodo di importante e prolungata siccità.

Per stimare le corrette riserve di miele si procede con una visita veloce che ci permette di valutare le scorte presenti in ciascun telaino. Si deve verificare sia la presenza di miele opercolato che di miele ancora fresco non opercolato. Una buona riserva di miele consiste nell’avere almeno un telaino di sponda per lato completamente pieno di miele (un telaio pieno contiene almeno 2,5 kg di miele) meglio se tre se non addirittura quattro (due per lato) e, qualora vi sia presenza di covata, i telaini centrali che la ospitano dovrebbero avere depositi di miele sul bordo e sugli angoli superiori del favo. Allo stesso modo è altrettanto importante valutare anche le riserve di polline e di pane d'api, che solitamente si trovano in quei telai che sono adiacenti ai primi telai di covata. Una buona riserva di polline deve essere di almeno due mezze facciate di favo piene di cellette con polline. L'utilizzo delle bilance elettroniche ci permette di semplificare tali operazioni pur tuttavia non consentendo di dirimere la quantità di miele stivato rispetto a quella di polline e di pane d'api. 




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