venerdì 17 novembre 2023

MICROBIOTA INTESTINALE

 


Gli sviluppi più recenti degli studi sui meccanismi del sistema nervoso ed endocrino offrono ulteriori conferme non solo sul rapporto tra microbiota e peso corporeo, ma anche sulle implicazioni che la salute dell'intestino ha sul nostro umore, svelando quali alimenti e combinazioni tra questi  favoriscono equilibrio e buone sensazioni.

La chiave del successo di una dieta ma anche del nostro umore sta tutta nel microbiota intestinale. Bisogna considerare la persona in senso olistico, come un "tutto" e in questo insieme, equilibrio vuol dire benessere e salute. Se l’organismo non sta bene la psiche ne risente, ma è altrettanto vero il contrario. Le emozioni positive hanno un ruolo fondamentale e la mente può rivelarsi una potente arma di difesa contro le malattie. Vari studi scientifici mostrano come gli individui che si sentono felici abbiano, rispetto agli altri, più bassi livelli di pressione sanguigna, frequenza cardiaca e cortisolo, (un ormone prodotto dalle ghiandole surrenaliche su stimolo del cervello, è l'ormone simbolo dello stress nei momenti di maggior tensione e la sua produzione determina un aumento della glicemia e dei lipidi in circolo mettendo a disposizione l'energia richiesta in quel momento di stress dal nostro organismo). La cura ideale per contrastare questa crescente presenza di stress nelle nostre vite non è però rappresentata dall'utilizzo di farmaci bensì da una migliore gestione dei nostri equilibri adattativi intestinali; capire come funziona lo stress non è complicato, è una bilancia tra richieste e risorse che possiamo modificare. È come per l’alimentazione, più che regole complicate è importante capirne i principi essenziali. Senza manie ed esagerazioni dobbiamo avere cura di noi stessi e capire che basta comprendere alcuni principi di fondo per poterlo fare.

In tutto ciò la buona notizia è che possiamo essere protagonisti del nostro benessere a 360 gradi. È un percorso lungo, più complesso che buttare giù una pastiglia, ma più duraturo e proficuo. Viviamo in un mondo di ‘sirene’ che ci attirano da tante parti, ma dobbiamo trovare le nostre risposte e le nostre strade. Ogni esperienza positiva alimenta il benessere dentro di noi. Per esempio, mangiare cose sane e soffermarci sui sapori non solo appaga ma, appunto, genera molecole positive. Come evidenzia infatti un recente studio il microbiota intestinale può influenzare anche la capacità di perdere peso, esso può, infatti, aiutare o causare resistenza alla perdita di peso e questo, per esempio, apre la possibilità di provare ad alterare il microbioma intestinale per avere un impatto sulla perdita di peso. E' cosa nota che la composizione dei batteri nell’intestino è diversa nelle persone obese rispetto alle persone non obese, oltre a ciò si sa che esiste un diverso insieme di geni codificati nei batteri del nostro intestino, che risponde anche agli interventi di perdita di peso. Ma non è tutto: come accennato, il microbiota controlla anche buonumore e tristezza e ciò fa sì che una dieta di qualità riesca a ridurre anche il rischio di sintomi depressivi.

Un recente studio sull’anoressia afferma che la nostra dieta offre un importante contributo nello sviluppo, gestione e prevenzione di numerose malattie psichiatriche. La cosa si chiarisce ricordando che l’apparato gastrointestinale non è un banale tubo, ma un vero e proprio “cervello” addominale, dotato di 500 milioni di neuroni (più o meno quanti quelli del midollo spinale). Connessioni nervose e chimiche collegano i cervelli di pancia e testa, consentendo l’invio di messaggi, azioni autonome e influssi reciproci. Un esempio? E' noto che la presenza di triptofano (un amminoacido essenziale) può influire sulle malattie infiammatorie croniche intestinali (Ibd) e che una sua carenza può contribuire allo sviluppo delle Ibd o aggravarle. Ora, il triptofano è un precursore della serotonina, il cosiddetto ormone della felicità. E indovinate un po’ chi produce la maggiore quantità di questa sostanza? L’intestino! Insomma, entrambi i cervelli hanno un influsso sull’umore e occorre nutrirli adeguatamente.

Sono ormai innumerevoli gli studi che attribuiscono alla dieta mediterranea un ruolo importante nella promozione del buonumore. L’ultimo in ordine di tempo ha rivelato un minor rischio di sintomi depressivi negli individui di mezza età (soprattutto individui di sesso maschile) che aderivano ai dettami della dieta, di cui una parte importante sono i cereali integrali. Già in passato, vari studi hanno mostrato come ridurre i carboidrati per dimagrire induca sì il calo corporeo, ma a scapito del buonumore. Ecco quindi un esempio di giornata tipo con una scelta di alimenti che favoriscono la salute del microbiota e, con essa, la felicità. Naturalmente è solo indicativa, è bene non fossilizzarsi su questo modello ma usarlo solo come fonte di ispirazione, ricordando sempre di variare la dieta, anche in base alle stagioni.

Colazione 
• Succo di un limone spremuto in acqua tiepida, Fiocchi di avena e/o cereali e/o 3 fette biscottate integrali con sottile strato di ricotta e marmellata, yogurt, un frutto, semi di lino, frutta secca (3 noci e/o 10 nocciole o mandorle o pistacchi dolci non tostati), 1 cucchiaino di miele, una tazza di caffè 

 • Spuntino: 1 frutto 

Pranzo 
• Riso (meglio se integrale) e/o pasta

• verdura fresca e/o, insalatona con finocchi, arance e noci 
• Proteine ( carne e/o pesce e/o 250 gr di legumi) con verdure cotte al vapore 
• Frutta di stagione, 1 tazza di caffè

• Spuntino: un frutto e/o uno yogurt

Cena 
• Vellutata di zucca o cavolfiore e/o minestrone e/o passato di verdura con grano saraceno 
• Verdura cruda con ricotta e/o 100 gr di crescenza di capra
• Un frutto
• Una tazza si caffè e/o una tisana





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