L’idromele
è la bevanda fermentata più antica che si conosca. La sua evocazione ci riporta
a libagioni, rituali e tradizioni caratteristiche delle antiche leggende celtiche.
Ciò nonostante, ai nostri giorni, questo prezioso fermentato del miele possiede
ancora moltissimi estimatori in Italia come nel mondo e può vantare la presenza
di sapienti produttori capaci di prepararlo in modo del tutto artigianale.
. Da
qui il passo breve fu quello di imparare a riprodurre e a gestire la preziosa
miscela di acqua e miele dentro capienti contenitori come era in uso già nel IX
secolo A.C. fra le popolazioni celtiche. Fu Columella il primo che mise per
iscritto la preziosa ricetta per la produzione di questa splendida bevanda che
riuscì a far inebriare Egizi, Greci e Romani. Nel tempo, poi, imparata la
coltivazione della vite, i popoli mediterranei le preferirono il vino. Il
consumo del nettare dorato rimase tuttavia in uso nelle popolazioni nordiche dove
divenne indiscusso protagonista e nelle quali, per certi versi, il suo consumo
era da riportare alla sfera legata alla sacralità. Si narra che agli sposi, il
giorno del matrimonio, venisse regalato un quantitativo di idromele che potesse
durare per un intero ciclo lunare, sia come porta fortuna sia come tonico che,
come auspicio di fertilità, (luna di miele).
Nella
produzione moderna di tale bevanda si utilizza il supporto di lieviti che
vengono inoculati in modo controllato, inoltre, si interviene anche sul grado di acidità mediante l’utilizzo di correttori naturali. In base alla quantità di
miele utilizzata e alla tipologia dello stesso (castagno piuttosto che erica,
tiglio e/o altro ancora) si possono ottenere bevande con differenti gradazioni
alcoliche, diverse sfumature di gusto, idromeli secchi, liquorosi e/o frizzanti
se fatti rifermentare in bottiglia. Inoltre, alcune tipologie di idromele, se
fatte invecchiare, sviluppano aromi complessi, gradevoli sentori di pane e note
floreali. Per accentuare tali note gustative ad alcune bevande viene
addirittura aggiunto del malto, del succo di mela, dei frutti rossi e/o delle
spezie.
Attualmente
nel nostro Paese il maggior numero di produttori di idromele si trova in
Piemonte (Azienda di Caselette – TO) che produce sia idromele classico sia
barricato in botti di rovere e/o di acacia. Nelle cantine di Trivea (Biella) dove
si produce idromele partendo da miele di millefiori, melata e castagno; mentre
nelle cantine di Cambiano (TO) si produce uno splendido idromele fatto a
partire dal miele di edera. Altre distillerie le troviamo in Umbria (Chimere di
Foligno), nelle Marche (Le Torri) e in toscana (Dràkon)
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