giovedì 18 maggio 2023

INFUSI E DECOTTI DI FOGLIO D'OLIVO

 

Infusi e decotti di foglie di olivo sono benefici per l'organismo poiché in essi sono contenuti composti fenolici che esplicano azione ipotensiva, di controllo del colesterolo e antiossidante.

Si è soliti pensare all’olivo come a una pianta la cui utilità è limitata alla produzione di olive per uso alimentare e/o per la produzione di olio di oliva. Ma così non è, perché anche le foglie di questa pianta, appartenente alla famiglia delle Oleaceae, possiedono preziose sostanze in grado di promuovere effetti benefici per l'organismo umano. Decotti e/o infusi di foglie d’olivo aiutano a controllare la pressione arteriosa (contrastando l’ipertensione), mantengono bassi i livelli di colesterolo 'cattivo' nel sangue ed esercitano una azione antiossidante, combattendo gli effetti degenerativi causati ad esempio da una alimentazione scorretta e/o dall’invecchiamento cellulare.  


Infusi, decotti e tisane servono ad estrarre dalle foglie d’olivo molecole d’importante interesse nutraceutico quali i composti fenolici in esse presenti; tra questi il maggior interesse è rivolto all’oleuropeina presente in alta concentrazione proprio nelle foglie di tale pianta. Questo composto ha diverse proprietà farmacologiche: è un potente antiossidante, contrasta l'insorgenza di neoplasie, possiede azione antinfiammatoria ed anche antivirale e antimicrobica, oltre che essere capace, in determinati contesti, di esercitare effetti cardioprotettivi, ipotensivi, anti-ischemici, ipolipidemici e di contrato all’insorgenza del diabete.

Un recente studio clinico, effettuato presso l’Università di Auckland, ha evidenziato come l’azione dell’oleuropeina sia in grado di ridurre i valori glicemici nel sangue di pazienti in sovrappeso riuscendo a prevenire l’insorgenza, negli stessi, di diabete di tipo 2.

Uno studio pubblicato sul Journal of Agricultural and Food Chemestry ha potuto dimostrare come il tirosolo, altro polifenolo presente sia nelle foglie d’olivo sia nel vino rosso, abbia numerosi effetti benefici comprovati sulla salute dell’essere umano. Se esso viene assunto con regolarità giornaliera attraverso infusi e/o decotti di foglie d’olivo dimostra di possedere proprietà cardio protettive grazie al suo potere di attivazione del NF-kB all’interno delle cellule endoteliali riducendo drasticamente l’infiammazione a livello endoteliale (epitelio che riveste internamente i vasi sanguinei), infiammazione responsabile a sua volta dell’instaurarsi di un processo degenerativo a carico dei vasi ematici conosciuto come arteriosclerosi: si è così dimostrato come il tirosolo prevenga in modo utile ed efficace l’infiammazione e a seconda dei casi ritardi o escluda totalmente il rischio dell’insorgenza di tale patologia proteggendo il cuore da infarti e ischemie.

Inoltre, grazie alla presenza di diverse altre tipologie di fenoli (rutina, idrossitirosolo, acido elenolico, acido oleanolico) gli infusi ottenuti facendo riposare le foglie di olivo in acqua calda hanno anche un potere antiossidante, oltre che antimicrobico. L'Acido oleanolico, ad esempio. è sia un potente antinfiammatorio che un importante immunomodulatore. Nel 2012 sul British Journal of Pharmacology è stato pubblicato uno studio condotto dall'Università di Valladolid che mette in relazione l'assunzione di questa molecola con il contrasto ai sintomi dell'encefalomielite autoimmune, una malattia utilizzata come modello per lo studio della sclerosi multipla.

L'oleocantale, un fenolo con un potente effetto antinfiammatorio, anch’esso presente nelle foglie dell’olivo oltre che nelle stesse olive, è la molecola responsabile dell'amaro e del piccante che si sente in gola quando si assaggia o si mangia l'olio extravergine di oliva, su questa molecola si sta concentrando l'attenzione dei ricercatori in quanto ha un forte potere antiossidante, ed esplica un’azione antinfiammatoria dimostratasi dieci volte più potente rispetto a quella posseduta dall'Ibuprofene.

Il fattore NF-kB è un fattore di trascrizione che svolge un ruolo primario nella regolazione della risposta immunitaria, nell’infiammazione, nella proliferazione cellulare, nell’apoptosi (degenerazione e morte cellulare) e nel cancro. L’NF-kB è formato da un insieme di proteine composte da due subunità. È stato scoperto osservando che la trascrizione del gene per la catena leggera k delle immunoglobuline necessitava di uno specifico fattore di trascrizione, denominato appunto Nuclear Factor k chain transcription in B cells o NF-kB. In forma inattiva, l’NF-kB è sequestrato nel citoplasma attraverso un legame diretto con un inibitore specifico (chiamato IkB). Viene attivato da segnali extracellulari, come la stimolazione della risposta immunitaria, che provocano il distacco dell’inibitore e quindi il trasferimento nel nucleo, dove si lega a specifici siti del DNA e ne regola la trascrizione.

 





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