venerdì 5 maggio 2023

IN APIARIO A MAGGIO

Maggio è il mese in cui si verifica un’esplosione di fioriture con grande potenziale nettarifero quindi in questo periodo, così generoso per le nostre api, le famiglie inizieranno a svilupparsi molto rapidamente. Tendenzialmente questo mese è caratterizzato dalla presenza di giornate con clima gradevole e spesso soleggiate anche se non si può escludere il ritorno di brevi e fugaci periodi di freddo, in linea generale, comunque, il clima di codesto momento della stagione è favorevole a un buono sviluppo delle colonie. Gli alveari sono ormai abitati da un abbondante numero di inquilini e sul predellino di volo spesso si assiste a un caotico ingorgo dato dalle bottinatrici che arrivano di gran carriera a scaricare l’abbondante raccolto di nettare e polline che le numerose fioriture offrono, di questi tempi, alle nostre famiglie. Stimolata da questo clima frenetico e festoso la regina aumenta la sua attività di deposizione. L’ideale, infatti, in questo periodo è avere famiglie forti e ben popolate così che, con il loro incessante lavoro, possano stoccare grandi quantità di nettare nei primi melari che, con solerzia, ci appresteremo a posizionare. Aggiungere un melario di questi tempi consente anche di allargare lo spazio a disposizione delle colonie così che esse si sentano meno compresse all’interno del loro nido e rimandino, anche se non di molto, la loro entrata in febbre sciamatoria.

Maggio è, comunque, ancora tempo di sciamature per cui se, nel mese d’aprile non avessimo attuato tutte le precauzioni necessarie per scongiurarle, è questo il momento di intervenire tempestivamente per mettersi al riparo da questo tanto affascinante quanto poco auspicabile evento, evitando che le nostre famiglie ci piantino in asso proprio nel bel mezzo di un primo e importante periodo di grande raccolto.

L’esordio del mese di maggio ci offre ancora la possibilità di fare degli sciami e di moltiplicare le nostre colonie cosa, questa, che ci garantirà di aumentare il nostro capitale e la nostra forza lavoro, di produrre nuovi nuclei che, se trattati con saggezza, ci consentiranno di avere in breve tempo nuove, vigorose e giovani regine capaci di sviluppare velocemente famiglie che potranno dare un grosso apporto nel successivo periodo di raccolto. Non scordiamo, inoltre, di piazzare in apiario arnie esca nelle quali attirare eventuali sciami provenienti da altri apiari.


A maggio oltre che a dedicarsi al raccolto dei primi ottimi mieli di primavera è anche possibile, se lo si desidera, raccogliere propoli e polline ed eventualmente, qualora si volessero diversificare le pregiate essenze floreali importate dalle nostre instancabili operaie volanti e/o si desiderasse seguire le fioriture, questo è anche il periodo propizio per attuare la transumanza.

Un buon lavoro d’invernamento fatto sul finire della stagione appena trascorsa, un saggio livellamento delle nostre famiglie eseguito dopo la metà di marzo e nei primi giorni di aprile associato all’applicazione di appropriate tecniche di contrasto alla sciamatura, ci permetteranno di giungere all’esordio dei primi grandi e importanti raccolti del mese di maggio, nelle condizioni ottimali così che, ancora una volta, questo ottimo lavoro di squadra fra noi e le nostre insostituibili compagne alate ci possa garantire un risultato di pregevole riguardo anche in barba alle tante e troppe avversità che ormai da molto tempo si abbattono rumorosamente su questa fantastica e affascinante disciplina qual è l’apicoltura.


 

Nessun commento:

Posta un commento