Maggio
è il mese in cui si verifica un’esplosione di fioriture con grande potenziale
nettarifero quindi in questo periodo, così generoso per le nostre api, le
famiglie inizieranno a svilupparsi molto rapidamente. Tendenzialmente questo
mese è caratterizzato dalla presenza di giornate con clima gradevole e spesso
soleggiate anche se non si può escludere il ritorno di brevi e fugaci periodi
di freddo, in linea generale, comunque, il clima di codesto momento della
stagione è favorevole a un buono sviluppo delle colonie. Gli alveari sono ormai
abitati da un abbondante numero di inquilini e sul predellino di volo spesso si
assiste a un caotico ingorgo dato dalle bottinatrici che arrivano di gran
carriera a scaricare l’abbondante raccolto di nettare e polline che le numerose
fioriture offrono, di questi tempi, alle nostre famiglie. Stimolata da questo
clima frenetico e festoso la regina aumenta la sua attività di deposizione. L’ideale,
infatti, in questo periodo è avere famiglie forti e ben popolate così che, con
il loro incessante lavoro, possano stoccare grandi quantità di nettare nei
primi melari che, con solerzia, ci appresteremo a posizionare. Aggiungere un
melario di questi tempi consente anche di allargare lo spazio a disposizione
delle colonie così che esse si sentano meno compresse all’interno del loro nido
e rimandino, anche se non di molto, la loro entrata in febbre sciamatoria.
Maggio
è, comunque, ancora tempo di sciamature per cui se, nel mese d’aprile non
avessimo attuato tutte le precauzioni necessarie per scongiurarle, è questo il
momento di intervenire tempestivamente per mettersi al riparo da questo tanto
affascinante quanto poco auspicabile evento, evitando che le nostre famiglie ci
piantino in asso proprio nel bel mezzo di un primo e importante periodo di grande
raccolto.
L’esordio del mese di maggio ci offre ancora la possibilità di fare degli sciami e di moltiplicare le nostre colonie cosa, questa, che ci garantirà di aumentare il nostro capitale e la nostra forza lavoro, di produrre nuovi nuclei che, se trattati con saggezza, ci consentiranno di avere in breve tempo nuove, vigorose e giovani regine capaci di sviluppare velocemente famiglie che potranno dare un grosso apporto nel successivo periodo di raccolto. Non scordiamo, inoltre, di piazzare in apiario arnie esca nelle quali attirare eventuali sciami provenienti da altri apiari.
A
maggio oltre che a dedicarsi al raccolto dei primi ottimi mieli di primavera è
anche possibile, se lo si desidera, raccogliere propoli e polline ed
eventualmente, qualora si volessero diversificare le pregiate essenze floreali
importate dalle nostre instancabili operaie volanti e/o si desiderasse seguire
le fioriture, questo è anche il periodo propizio per attuare la transumanza.
Un
buon lavoro d’invernamento fatto sul finire della stagione appena trascorsa, un
saggio livellamento delle nostre famiglie eseguito dopo la metà di marzo e nei
primi giorni di aprile associato all’applicazione di appropriate tecniche di
contrasto alla sciamatura, ci permetteranno di giungere all’esordio dei primi
grandi e importanti raccolti del mese di maggio, nelle condizioni ottimali così
che, ancora una volta, questo ottimo lavoro di squadra fra noi e le nostre
insostituibili compagne alate ci possa garantire un risultato di pregevole
riguardo anche in barba alle tante e troppe avversità che ormai da molto tempo
si abbattono rumorosamente su questa fantastica e affascinante disciplina qual
è l’apicoltura.
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