INUTILI APERTURE DELL'ALVEARE

Lungo tutto il periodo della stagione apistica è attraverso la piccola porticina di volo che pulsa la vita delle nostre famiglie di api. E' proprio da lì che la colonia respira ed è da lì che rigetta tutto ciò che non riesce a sopportare all'interno del proprio nido. E', infatti, dalla porticina di volo dell'arnia che la famiglia comunica con noi, trasmettendo il suo ricco messaggio nella speranza che noi apicoltori si sia in grado di riuscire a decifrarlo. Se così fosse, come ben si spera, con un'attenta osservazione del volo attraverso la porticina dell'alveare le famiglie di api riusciranno a comunicarci il loro vero stato di salute, le loro sofferenze richiedendoci o non facendolo (in caso di benessere) il nostro prezioso aiuto. 

L'apicoltore che riuscirà a comprendere lo stato di buona saute o di malattia delle proprie api semplicemente osservando le loro attitudini attraverso l'osservazione della porticina di volo non avrà bisogno di aprire le arnie e nemmeno di frugare in continuazione in quel meraviglioso "santuario" che è il loro nido di covata! Continuare a disturbare le api scoperchiando con maniacale frequenza il loro alveare non porterà mai a nulla di buono! Una colonia deve gioire della pace se si vuole che essa riesca a conservare la sua attività creatrice; le visite al nido vanno riservate solo e quando attraverso l'osservazione della porticina di volo ci venga il sospetto che all'interno dall'alveare qualcosa non proceda come dovrebbe.

Fino a che noi apicoltori non saremo capaci di comprendere attraverso l'osservazione dall'esterno ciò che avviene all'interno dell'alveare sprecheremo solo dei gran soldi pagando a caro prezzo il nostro apprendimento. Per capire ciò che avviene all'interno di un nido d'api non basteranno la nostra vista e il nostro udito ma occorrerà anche impegnare il nostro tatto e il nostro odorato e ancor più il nostro cuore, la nostra anima e la nostra intelligenza stabilendo una profonda empatia con le nostre meravigliose operaie alate.

  

 Heinrich Friedrich von Storch

"Osservando la porticina di volo dell'arnia"