Mai
come ora ci rendiamo conto di quanto sia importante adottare, per la nostra
salute, un’alimentazione sana ed equilibrata questo perché, è cosa ormai ben
nota a tutti, le cattive abitudini alimentari favoriscono l’insorgenza di gravi
malattie quali per esempio tumori, malattie dismetaboliche (diabete, obesità, arteriosclerosi
etc.) oltre che facilitare l’indebolimento del nostro sistema immunitario.
Le
diete inappropriate ai giorni nostri rappresentano un vero e proprio problema
sociale e si differenziano a seconda dell’età, del sesso, delle attività
lavorative e dello stato sociale ed esse sono responsabili, fra l’altro, dell’insorgenza
di patologie che comportano anche un costo sociale non indifferente
contribuendo ad aumentare la spesa sanitaria.
Purtroppo,
quello a cui oggi si assiste sempre con maggior frequenza è la consuetudine ad
abituarsi a diete qualitativamente “povere” le quali stanno divenendo sempre
più la norma nella nostra epoca. Le cause di ciò, a mio avviso, sono legate al
profondo cambiamento della società, del modo di vivere e di consumare rispetto
a quanto avveniva nelle generazioni precedenti alla nostra. Così, le industrie
alimentari, in una società frenetica come la nostra che concede sempre meno
tempo e meno spazio per poter cucinare e per poter gustare un buon pranzo,
hanno trovato modo di adeguarsi ed ecco allora che aziende e ristoratori
sfoggiano tutta la loro peggiore inventiva per proporre ai consumatori dei piatti
attraenti, veloci da cucinare e soprattutto ricchi di calorie. Al di là di un
costo di produzione ridotto ai minimi termini, del gusto e della praticità
questi principi implicano l’utilizzazione di prodotti assai poco raccomandabili
per la nostra salute. Essi sono, infatti, molto spesso troppo zuccherati, molto
salati, infarciti di sostanze grasse e contenenti numerosi additivi deleteri
per il nostro benessere.
Dimentichiamoci dei giorni in cui, per i nostri antenati, gli approvvigionamenti di cibo dipendevano in maggior parte dalla abbondanza dei raccolti e dalla clemenza delle stagioni perché ora, nella nostra moderna società occidentale, gli alimenti sono presenti sempre in abbondanza e in ogni periodo dell’anno. Questo, purtroppo, è anche il risultato di uno sfrenato consumismo che ci induce a comprare sempre di più spingendoci ben oltre rispetto al nostro reale bisogno. Tutto ciò porta a un fenomeno di consumazione di massa che riveste un ruolo determinante nella scelta della qualità dei prodotti che portiamo sulle nostre tavole. Questo ci induce a consumare alimenti di scarsa qualità e con un contenuto calorico non necessario per il nostro stile di vita e per la nostra salute.
Un
apporto spropositato di sostanze energetiche comporta che, all’interno del
nostro organismo, l’eccesso di energia introdotta venga stoccato sotto forma di
grasso con relativa influenza sul nostro peso e sulla nostra composizione
corporea. Infatti, è risaputo che una dieta povera di sostanze nutraceutiche di
buon livello e ricca di cibi grassi e zucchero raffinato espone a patologie
quali: l’obesità ormai considerata come un’epidemia mondiale e divenuta
una dei maggiori problemi della salute pubblica; il diabete di tipo 2
patologia strettamente legata al sovrappeso e all’obesità; malattie del
sistema cardio circolatorio caratterizzate da calcificazioni delle pareti
arteriose con restringimento del lume arterioso e diminuzione di apporto di
sangue agli organi (rischio di infarto, demenza senile etc.), alterazioni dello
scorrimento del flusso sanguigno con comparsa di trombi (ictus) e insorgenza di
ipertensione; in ultimo, ma non per questo meno importante, un aumento della
comparsa di cancro.
Sovrappeso
e obesità non sono gli unici sintomi di una cattiva alimentazione sarebbe
necessario, per favorire un senso di benessere fisico e psichico, adottare
un’alimentazione sana ed equilibrata che consente, al contempo, di ridurre il
rischio d’insorgenza di malattie.
Un’alimentazione
di qualità contempla un maggior consumo di frutta, verdura, legumi, frutta
secca (noci, mandorle, nocciole, pistacchi), di cereali e di prodotti che non
abbiano subito procedimenti di raffinazione mentre prevede l’eliminazione di
sale, di zucchero e sostanze contenenti grassi insaturi. Evitiamo, perciò,
l’utilizzo di vivande industriali e recuperiamo il piacere di cucinare pietanze
preparate a casa con l’impiego di prodotti freschi e salutari. Non
nascondiamoci dietro la falsa giustificazione che per far ciò ci manca tempo
perché il tempo basta saperselo prendere; un buon stato di salute, infatti, è
molto più importante di tutte le altre cose che condizionano la nostra vita! Al di là del tempo necessario per cucinare i
nostri piatti è anche importate saper pianificare i nostri pasti eliminando le
approssimazioni aumenteremo la probabilità di riuscire a rispettare una nuova e
favorevole strategia nutrizionale.
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