giovedì 7 aprile 2022

LA DISPARIZIONE DELLE API

Credo che ormai ciascuno di noi sia stato sensibilizzato a riguardo del ruolo essenziale che le api ricoprono all’interno del nostro ecosistema. Esse, infatti, favoriscono la pollinizzazione delle piante sia selvatiche sia coltivate. Da qualche anno, purtroppo, la sorte delle nostre api è divenuta abbastanza inquietante fra di esse si registra un tasso di sovra mortalità che arriva addirittura al 35% e si spinge, in alcuni casi, fino al 50% se si considerano le perdite invernali. Tra le cause principali responsabili di questa elevata mortalità riconosciamo l’abbondante presenza di sostanze chimiche disperse nell’ambiente, la diffusione di parassiti, gli effetti devastanti delle monocolture e la presenza di predatori una volta a noi sconosciuti come per esempio la vespa velutina.

Le api con la loro attività contribuiscono alla riproduzione di circa l’80% delle piante e dei fiori presenti sul nostro pianeta svolgendo il compito di un alleato assolutamente indispensabile per il mantenimento dell’equilibrio dei nostri ecosistemi. Negli ultimi 10 anni si è assistito alla perdita di almeno il 30-40% delle famiglie d’api presenti in Europa e la causa principale di questo devastante effetto sembra esser dovuta alla diffusione e all’utilizzo di 5000 specie diverse di pesticidi. A questo fenomeno va aggiunta una perdita considerabile della biodiversità legata alla sempre più diffusa presenza sul territorio di monocolture intensive, Altri fattori ancora minacciano la salute delle nostre api e tra questi non possiamo non menzionare l’acaro della varroa vettore, fra l’altro, della diffusione all’interno delle colonie di virus spesso letali per le stesse. Non da meno è l’intossicazione causata, al fragile corpo delle nostre compagne alate, che viene esercitata dal polline e dal nettare che esse suggono e raccolgono da piante geneticamente modificate sempre più diffuse sui nostri territori agricoli.

Non solo l’uso indiscriminato di pesticidi causa danni alle nostre api, ma anche la concia dei semi di mais e girasole fatta con diserbanti si rende responsabile di questa pericolosa deriva. Quando un’ape bottina del nettare da un fiore contaminato spesso muore prima ancora di poter far ritorno al proprio alveare. Un’altra probabile causa della disparizione delle api potrebbe esser legata all’inquinamento dell’ambiente da parte delle onde elettromagnetiche capaci di disorientare le api durante i loro voli e di metterle nella condizione di non riuscir più a trovare la via per il ritorno al loro nido. L’arrivo nel nostro continente della vespa velutina, un calabrone proveniente dall’asia, rappresenta un ulteriore causa della perdita delle colonie di api domestiche nei nostri territori. La vespa velutina utilizza, infatti, una tecnica di caccia alla quale le nostre api non sanno opporre resistenza per cui soccombono inesorabilmente agli attacchi subiti da questa nuova specie di predatore introdottasi nel nostro ambiente a causa della massiva globalizzazione. Come se non bastasse a tutto questo dobbiamo aggiungere la presenza in diversi luoghi pubblici di piante ornamentali, in particolar modo della specie dei tigli (tilia oliveri, tilia euchlora, tilia tomentosa, tilia dasystila) che, in quanto tossici, rappresentano un grande pericolo per una specie già seriamente compromessa. Molti insetti pronubi vengono ritrovati morti dopo aver raccolto il nettare da queste piante.

Per salvare le nostre api è urgente e imperativo ricercare soluzioni che siano alternative all’utilizzo dei pesticidi, ritornare ad un’agricoltura che sia in linea con il territorio in cui si sviluppa, abbandonare la pratica ella monocoltura, passare ad un’apicoltura che sia meno attenta al profitto e più rispettosa dell’animale ape e ritornare a un’agricoltura più simbiotica nei confronti dell’ambiente. Forse solo riuscendo a seguire questi dettami riusciremo a ridurre la drammatica disparizione delle nostre api e di tutti gli insetti pronubi.



SALVIAMO LE API




 

Nessun commento:

Posta un commento

BARZIO - CORSO BASE DI APICOLTURA

 Sabato 15 marzo 2025 presso la sede di UNITER Valsassina a Barzio prenderà il via il corso base di apicoltura. Chi fosse interessato a part...