La birra di miele divenne ben presto una
bibita molto popolare anche grazie al fatto che il miele per lungo tempo è
stato assai meno caro dello zucchero. In Russia la produzione di questa bevanda
si è protratta fino al XIV secolo, cioè fino a quando non fu introdotto un decreto-legge, da Ivan III, che impediva alla gente di produrre birra di miele così che, da
allora in poi, tale procedimento poteva esser eseguito solo sotto stretta
sorveglianza e controllo da parte dello stato. In seguito, durante il dominio
di Pietro I, i migliori mastri birrai europei sono stati richiamati in Russia
per esercitare la loro preziosa arte ed è proprio da quei tempi che si
iniziarono a formare le prime serie aziende brassicole. Il metodo di produzione
della birra classica è un metodo discretamente elaborato che richiede anche
molto tempo per la preparazione della bevanda, al contrario la produzione d
birra di miele si esegue più velocemente e più semplicemente visto che non
richiede l’impegnativo procedimento brassicolo necessario per la lavorazione del
malto d’orzo.
La preparazione di una birra di miele si
ottiene in primo luogo mescolando del miele e dell’acqua fino ad ottenere una
soluzione al 12%; quindi si mette a cuocere la stessa miscela, a fuoco dolce,
per circa un ora vendo cura di rimuovere la schiuma che si forma in superficie.
Durante la cottura si devono via via aggiungere al composto piccole quantità di
acqua che vanno a compensare la quantità di liquido disperso
durante l’evaporazione così che a fine cottura il volume di liquido residuo sia
pari a quello di inizio bollitura. Una birra di miele ricavata con poca
quantità di acqua risulterà essere, infatti, troppo zuccherina al contrario una
bevanda ricavata con scarsità di miele e abbondanza d’acqua potrà andare
incontro molto velocemente a fenomeni di ossidazione. Una volta terminata la
cottura della bevanda bisognerà aggiungere alla stessa una quantità di luppolo
pari a 20 gr ogni 10 litri di birra. L’aggiunta del luppolo dona il giusto
amaro e il buon aroma alla birra facilitandone altresì la sua migliore
conservazione. Dopo aver aggiunto il luppolo si dovrà riportare la soluzione
nuovamente a bollitura per un periodo di circa 70 minuti al fine di consentire
che gli alfa acidi del luppolo possano entrare in soluzione. Durante questa
fase è comunque importante continuare a mantenere costante il volume di liquido
tramite aggiunta di acqua bollente che andrà a sostituire la quantità di
liquido evaporato. Una volta terminata la cotta del mosto lo stesso va
raffreddato e portato ad una temperatura di 18°C. così da poterlo inseminare
con il lievito in maniera tale da dare avvio al processo di fermentazione che
produrrà la trasformazione del mosto in birra. Il processo di fermentazione
durerà per un tempo pari a circa 7/10 giorni dopo di che potremo
tranquillamente imbottigliare la nostra bevanda e lasciarla riposare per un
paio di mesi prima di poterla assaggiare. La qualità e le caratteristiche della
birra di miele prodotta a casa propria risentono abbastanza della specificità dell’acqua
che utilizzeremo è, infatti, preferibile utilizzare dell’acqua dolce ossia che
contenga pochi sali minerali. Per quanto riguarda il miele è invece preferibile
utilizzare del miele di millefiori che donerà un bouquet più ampio alla nostra
birra, Se avrete seguito correttamente le indicazioni per la produzione della
vostra birra di miele casalinga otterrete una bevanda di colorito giallo
ambrato con i sentori del miele utilizzato e un retrogusto amarognolo impresso
dall’aggiunta del luppolo. La strumentazione necessaria per la produzione di
birra di miele casalinga è veramente limitata ed è presente presso la quasi
totalità delle nostre abitazioni, l’importante, come sempre, è rispettare le
regole di sterilità che utilizziamo durante la produzione di birra di malto per
evitare sovrainfezioni batteriche del mosto.
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