Questo lungo inverno siccitoso, qui al nord, ha causato uno stato di sofferenza per le nostre preziose api, già notoriamente martoriate dell'inquinamento ambientale e dagli effetti conseguenti al cambiamento climatico. La scarsità d'acqua e la difficoltà nell'approvvigionarsi di questo bene così prezioso causa un indebolimento delle famiglie rallentandone il loro sviluppo. In questo periodo della stagione, infatti, le api iniziano a svilupparsi per portare la popolazione della colonia dai circa 15.000 abitanti presenti nel periodo invernale ai 70/90.000 che popoleranno le famiglie durante la bella stagione. Per incrementare questa importante crescita demografica le api, oltre al polline e al nettare, di cui si nutrono, hanno bisogno anche d'acqua. La carenza di questa sostanza comporta una diminuzione della deposizione da parte della regina con conseguente rallentamento dello sviluppo della famiglia. Inoltre, le piante in presenza di siccità tendono a produrre meno nettare per cercare di preservare la loro omeostasi idrica e una minor produzione di nettare vuol anche dire minor presenza di cibo a disposizione delle nostre preziose operaie volanti. Tale situazione potrebbe, inoltre, determinare nelle colonie una condizione di stress alimentare per cui il nostro intervento provvidenziale, come apicoltori, dovrà essere quello di somministrare dell'ottimo sciroppo per evitare che si venga a verificare uno stato di carenza alimentare, il quale potrebbe avere conseguenze deleterie per la sopravvivenza della famiglia stessa. Questa peculiare condizione venutasi a creare, a causa della grave e prolungata siccità di questo inizio stagione, ha prodotto una paradossale situazione ossia quella che, in primavera avanzata, per una volta sia l'apicoltore a dover dare da mangiare alle api piuttosto che viceversa. Per questo motivo esorto tutte le persone che possiedono un giardino e/o un terrazzo fiorito a voler deporre delle piccole bacinelle contenenti acqua e foglie sulle quali le nostre api potranno posarsi per suggere il prezioso liquido senza correre il rischio di poter affogare,
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