La cooperativa è legata alla Comunità
di Papa Giovanni XXIII fondata da don Oreste Benzi che si prodiga nel dare
accoglienza a persone in difficoltà, siano essi dei minori che degli adulti,
accogliendoli n case-famiglia. All’interno del Pungiglione si è inizialmente
sviluppata una falegnameria per la costruzione di arnie; quindi, si è dato
avvio all’apertura di un laboratorio per lavorare la cera ed infine è stato
aperto un punto vendita trasformando così la cooperativa in un importante
centro di riferimento per tutti gli apicoltori del nostro territorio. Le
persone che afferiscono al Pungiglione sono accolte e seguite da una squadra di
educatori affinché possano avere la possibilità di imparare un mestiere e
riuscire ad avere una valida speranza di riscatto a fine detenzione. Il lavoro
della cooperativa non si ferma qui ma prosegue anche attraverso un progetto
rivolto alle ragazze sottratte al racket della prostituzione alle quali viene
offerta la possibilità di inserirsi in attività lavorative legate al mondo
dell’apicoltura.
Ciò che emerge da queste storie, oltre
alla bontà del progetto della cooperativa, è anche la possibilità di poter
constatare come, ancora una volta, l’ape sia in grado di trasmettere gioia e
fiducia non solo a persone che se ne affezionano ma anche e soprattutto a
coloro i quali arrivano da percorsi di vita turbolenti segnati
dall’emarginazione, dal rifiuto e dalla solitudine. Così come nel
superorganismo alveare anche nella comunità del pungiglione si viene a
instaurare un gioco di squadra che fortifica un sentimento di solidarietà il
quale proietta il gruppo verso il raggiungimento di una metà più elevata.
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