giovedì 27 gennaio 2022

SPAZIO MUSSI

 

Lo spazio inter-favo all’interno di un’arnia normale è pari a 37,5 mm ed è lo spazio che si misura dal centro della struttura in legno di un telaino fino al centro del telaio successivamente adiacente. Su questi telai, basandosi sull’ interspazio predisposto da noi, le api costruiscono i loro favi. Esaminando questi ultimi si vede che la celletta di un favo ha una profondità pari a 12 mm, questa celletta verrà successivamente opercolata e lo spessore del tappo di cera che forma l’opercolo è pari a 1 mm. Sommando i due valori si ottiene che lo spessore della faccia di un lato del favo è pari a 13 mm (12+1=13).
Il favo, però, si affaccia sul favo antistante costruito sul telaio in legno adiacente, quindi ne risulterà che al totale dello spazio inter-favo abbiamo già sottratto 26 mm (13+13=26). Consideriamo ora lo spessore di un ape che è pari a 7mm e pensiamo di avere un ape su entrambe le superfici dei due favi adiacenti: l’impegno, a questo punto, sarà pari a 14 mm. Sommando i due valori ottenuti ossia 26 mm a 14 mm otterremo un valore pari a 40 mm contro uno spazio inter-favo che è solo di 37,5 mm. In base a questi calcoli Francesco Mussi ha deciso di allargare lo spazio inter-favo portandolo fino a 50 mm. Tale modifica consente una miglior circolazione dell’aria fra favo e favo, condizione, questa, che crea una miglior ventilazione favorendo così una maggior salubrità all’interno dell’alveare.

La suddetta situazione permette, inoltre, all’ape di muoversi con maggiore e migliore libertà. Infine, lo spazio Mussi stimola le api a praticare il grooming facilitando e incrementando la caduta di varroe. Per concludere ricordo che le api, nei cui alveari è stato adottato la spazio Mussi, dimostrano una importante riduzione della loro aggressività segno, quest’ultimo, di un migliorato benessere ambientale all’interno del proprio nido. Nella foto qui sopra vi mostro una mia famiglia che anziché sciamare ha deciso di aumentare lo spazio del nido costruendo favi nel portichetto esterno. Dalla foto si vede chiaramente che lo spazio inter-favo scelto, in natura, dalle api e non imposto dall’uomo corrisponde esattamente allo spazio Mussi, ossia, ai canonici e classici 50 mm.

 



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