Se vogliamo salvare il Pianeta senza ombra di dubbio si potrebbe pensare di cominciare a farlo proprio con il salvare le api e tutti
gli altri apoidei. Penso che ormai questa sia cosa nota in ciascuna persona che abbia a cuore i temi
della sostenibilità ambientale e
della biodiversità. E sì, api, bombi e "compagnia bella" sono meravigliose creatura che ogni giorno, attraverso le loro pittoriche peripezie, che dipingono nel volare di fiore in fiore, dicono no
all’overdose di chimica tossica irrorata sui campi da scellerati agricoltori e dicono no anche all’inquinamento di aria e suolo, indotto da processi produttivi che
impattano negativamente sull’ambiente, all'eccessiva presenza di automobili in circolazione, all'uso smodato del riscaldamento
domestico, eccetera, eccetera, eccetera. Occorre una svolta immediata è necessario intraprendere misure urgenti in grado di contrastare con efficacia questa irresponsabile deriva. E' ormai improrogabile da parte della Comunità Europea prendere posizione decisa per tutelare l'ambiente, abbandonando quegli ipocriti ripensamenti sul Green Deal, ripensamenti che di fatto è come se aprissero una moratoria sull'utilizzo dei pesticidi, sostanze che
uccidono le api e tutti gli insetti pronubi mettendo, altresì, a serio repentaglio la professione dell'apicoltore.
Circa il 90% delle piante selvatiche e quasi il 75% delle
principali colture agrarie esistenti
necessitano del servizio d'impollinazione fornito loro gratuitamente e passionevolmente da api, bombi e company affinché esse possano produrre i loro frutti e perché possano poi riprodursi, a loro volta, nell'ambiente.. Le api da miele sia da allevamento che selvatiche, così come osmie e api solitarie, e assieme a loro tutti gli altri apoidei garantiscono attraverso l'attività di impollinazione un fondamentale supporto alla società e alle attività
umane. L’obiettivo è quello di sottolineare il ruolo essenziale di tale servizio svolto dalle api e da
tutti gli impollinatori e fornire conoscenze e indicazioni su come le
modalità di gestione agricola, specifiche pratiche colturali, la conservazione e il ripristino degli ecosistemi naturali all’interno delle stesse aziende agricole siano in grado
di sostenere la presenza e la diversità delle popolazioni di api e apoidei.
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