Il
veleno d’api sull’uomo ha effetti che
variano in funzione della quantità di veleno inoculato, della qualità
del veleno (essa dipende dall’ape, dalla sua età, dalla specie e dalla sua
alimentazione), dalla zona corporea nella quale viene iniettato il
veleno e dalla sensibilità dell’individuo a cui il veleno stesso viene
inoculato.
Se un
individuo viene punto da un ape può presentare a seguito di tale evento due
diversi tipi di reazione: normale e anormale (reazione allergica fino a shock
anafilattico).
Il
veleno d’api grazie alla sua composizione chimica possiede diverse attività
come un azione battericida, batteriostatica, antinfiammatoria, allergizzante
etc.
Proprio
grazie alla sua specifica azione antinfiammatoria esso viene utilizzato in
medicina per la cura dei dolori reumatici, artrosici e da tendinite.
Una
volta iniettata a livello intradermico, attraverso una puntura d’ape e/o per
iniezione tramite siringa, l’apitossina genera una reazione dolorosa causata
dalla sua attività emolitica e neurotossica, tale reazione è dose dipendente.
La dose di veleno letale per un individuo umano corrisponde a circa 20 punture
per kg di peso corporeo ciò equivale a dire che, tale dose, per un soggetto del
peso di 65 kg corrisponde a circa 1300 punture (consideriamo che in un alveare
in piena stagione vi sono dalle 50.000 alle 90.000 api). Il dolore insorge
immediatamente dopo la puntura e a esso segue la comparsa di arrossamento cutaneo,
senso di calore, impotenza funzionale del segmento interessato ed edema della zona colpita in un tempo
successivo, alla puntura, variabile fra i 2 min. e le 6 ore, l’edema può
persistere per 24/48 ore a volte anche per una settimana. Nell’1% dei casi la
reazione può essere sistemica (orticaria generalizzata) ma rimane comunque
benigna.
L’utilizzo
di apipuntura è controindicato in soggetti diabetici, ipertesi, in trattamento con beta
bloccanti e in persone con insufficienza cardio-circolatoria.
L’apitossina
può essere somministrata per puntura d’ape, iniezione con siringa, per
inalazione (sottoforma spray), in crema, in lozione, in compresse e in gocce.
Il suo utilizzo è possibile solo sotto precisa indicazione e prescrizione
medica, sotto rigorosa sorveglianza medica, in un ambiente provvisto di
strutture e farmaci di rianimazione e solo dopo aver valutato le possibili
contro indicazioni che tale trattamento comporta.
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