giovedì 30 marzo 2023

MIELE ADULTERATO E CONTRAFFATTO SUL MERCATO ITALIANO


Quando si parla di miele adulterato ci si riferisce a quel meccanismo fraudolento che prevede l'aggiunta di sciroppi zuccherini direttamente nel prezioso prodotto elaborato dalle api. Al contrario, la contraffazione è quell'azione che vede la produzione (da parte dell'uomo) di un prodotto nuovo con utilizzo di sostanze che sono diverse da quelle che dovrebbero trovarsi naturalmente all'interno del prodotto elaborato da questi infaticabili insetti.
Il miele secondo la legge Italiana e le normative vigenti nella Comunità Europea deve assolutamente presentare le seguenti caratteristiche: "Per «miele» si intende  la sostanza dolce naturale che le api (Apis mellifera) producono dal nettare di piante o dalle secrezioni provenienti da parti vive  di  piante  o dalle sostanze secrete da insetti succhiatori che si trovano su parti vive di piante che esse bottinano, trasformano, combinandole con sostanze specifiche proprie, depositano, disidratano, immagazzinano e lasciano maturare nei favi
dell'alveare."

  Le principali varietà di miele sono distinte: secondo l'origine botanica (miele di millefiori e/o mono flora e miele di melata ottenuto da sostanze secrete da insetti succhiatori), secondo il metodo di produzione e/o estrazione (miele in favo, miele scolato, miele centrifugato, miele torchiato, miele filtrato); l'aggiunta di qualsiasi altra sostanza, anche se in dosi minimali, a questo prodotto fa si che lo stesso non possa più esser commercializzato con il termine di miele.


Una recente indagine denominata ‘From the hives’ (dagli alveari) condotta dalle autorità europee, ha permesso di evidenziare, che sussistono nel nostro continente numerosi fenomeni di sofisticazione del miele che  si attuano attraverso l'aggiunta a tale prodotto di ingredienti quali acqua o sciroppi di zucchero poco costosi che vengono aggiunti artificialmente per aumentare il volume del miele. L'indagine ha permesso di stabilire che su 320 campioni di prodotto importato nel continente, ben il 46% è risultato ‘contraffatto’. L’analisi, realizzata tra ottobre 2021 e febbraio 2022 e che ha visto il contributo della Direzione generale per la salute e la sicurezza alimentare (DG SANTE) della Commissione europea, delle autorità nazionali anti frode di 18 Paesi (tra cui l’Italia), dell’Ufficio europeo per la lotta antifrode (OLAF) e del Centro comune di ricerca (CCR) della Commissione europea, ha evidenziato che il numero assoluto più alto di partite sospette proveniva dalla Cina (88 lotti, pari al 74% di quelli testati), anche se sono risultati essere diversi i Paesi interessati dalla produzione di falso miele, infatti, 74 lotti contraffatti sono stati individuati tra i mieli prodotti in Ucraina, 34 in Argentina, 22 in Messico, 18 in Brasile ed infine 15 in Turchia. Seppur con il numero più basso in senso assoluto. Da questa indagine è, inoltre, emerso come la Turchia sia il produttore percentualmente più dedito a tale tipo di frode con una percentuale di alterazioni del miele esportato che raggiuge il 93% dei campioni risultati testati.

Il numero dei campioni contraffatti complessivamente rinvenuti è stato del 14% più alto rispetto a quelli emersi dall’indagine condotta nel periodo 2015-2017 È risultato infatti che il 57% degli operatori esportava miele miscelato con zuccheri estranei, soprattutto con quelli ricavati da riso e grano. In questo modo si allunga il prodotto e si abbassa il prezzo. Ovviamente nutrirsi con del miele contenente tali sostanze zuccherine di cui sopra non è rischioso per la salute umana anche se è pur sempre un inganno per l'inconsapevole consumatore convinto di nutrirsi con un prodotto naturale dalle indiscutibili e comprovate caratteristiche nutraceutiche.

Inoltre, c’è un’altra questione altrettanto importante, ossia mettere in commercio del miele più economico (che si può acquistare all'ingrosso a circa 2  al chilo), fatto con sciroppi di zucchero ricavati dal riso con un costo di 40 cent/kg danneggia i produttori onesti. Questi infatti vendono il loro miele al giusto prezzo, gli altri invece possono sbaragliare la concorrenza offrendolo a meno, grazie all’utilizzo di ingredienti illeciti, fra i quali, inoltre, sono stati scoperti anche additivi e coloranti, utili a mascherare la vera origine geografica del prodotto.

Il risultato finale dell’indagine, oltre a quanto detto, è che 133 imprese, di cui 70 importatori e 63 esportatori sono risultati coinvolti nella vendita di miele adulterato, mentre altri 44 operatori sono sotto indagine. Inoltre, 9 operatori europei sono stati sanzionati, e 340 tonnellate di miele dichiarate come alterate sono state ritirate o declassate a sciroppi di zucchero per uso industriale.

La conclusione, se volete esser certi della bontà del prodotto che porterete sulle vostre tavole, è l'invito a consumare miele di vicinanza prodotto da apicoltori seri e conosciuti che svolgono la loro attività in prossimità del luogo in cui abitate.




    

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